Genitori si diventa, e quando accade un tornado devasta il tuo equilibro e divide la tua vita in un prima ed in un dopo, dove il dopo è immensamente ricco di gioie e soddisfazioni, ma anche di inimmaginabili difficoltà.
Dico inimmaginabili perché per quanto ci si prepari all'evento del diventare genitori, durante i 9 mesi dell'attesa e forse anche prima, corsi su corsi, libri, consigli di ogni tipo elargiti in abbondanza da siti web, blog, giornali, riviste, amici, parenti ecc..., nulla riuscirà mai a preparare adeguatamente due neo-genitori. Proprio nulla.
Le prime settimane sono davvero molto ma molto, ma molto difficili, quasi traumatiche, perché ci si trova a dover accudire un piccolino fragile, indifeso che non si conosce e che non ci conosce. Non si sa letteralmente dove mettere le mani e come interpretare i pianti. Senza contare che poi si tenta di mettere in pratica ogni consiglio che ci viene dato, che ci sembri più o meno logico, ma in quei momenti chiunque ci sembra più preparato di noi.
Per non parlare poi delle ore di sonno che inevitabilmente si perdono e che contribuiscono ad aumentare lo stato di frustrazione e di poca lucidità.
Le neo-mamme, poi, devono anche fare i conti con gli sconvolgimenti ormonali, che fanno sembrare ogni inezia un problema insormontabile; con il trauma del parto, perché che che se ne dica che è un male che si dimentica e bla, bla, bla con i luoghi comuni, in quei momenti si ha tutto tatuato nella mente e nelle parti intime ancora doloranti, che fanno vedere le stelle ogni volta che si va in bagno o che ci si mette a sedere (o che ci si alza), e con il dubbio che tutto torni come un tempo, perché per quanto sia stato bravo chi ha ricomposto tutto là sotto, in quei giorni ci sembra impossibile che tutto torni effettivamente come prima.
Insomma una valanga di problemini e problemucci di cui nessuno ci aveva parlato perché forse passano nel dimenticatoio o forse, più probabilmente, per pudore o per vergogna non si accennano neppure, ma che inevitabilmente capitano a tutte.
Insomma neo-mamme e neo-papà non scoraggiatevi, ciò che vi sta capitando è capitato a tutti prima di voi (anche se lo negano) e capiterà a chiunque in futuro diventerà genitore. So che questo non vi consola e che non ve ne frega niente, ma sappiate che tutto questo caos piano piano si dileguerà, almeno in parte.
Giorno dopo giorno i dolori caleranno e voi inizierete a prendere confidenza con i gesti e con il piccolino che stringerete fra le braccia come la cosa più preziosa e più bella che possa esistere nell'intero universo e anche un po' più in là. Ma soprattutto questo lento ma inesorabile miglioramento lo sapete da quando si verificherà? Nel momento stesso in cui inizierete a fare di testa vostra! Quando ascolterete i consigli, sì, ma poi metterete in pratica solo quello che vi dirà il vostro buon senso. Sarà il vostro istinto di mamme a guidarvi e fregatevene se gli altri, amici e parenti, storceranno il naso se deciderete di dormire col vostro figlioletto nel lettone o se ogni mezzora attaccherete il vostro pargoletto al seno perché ha ancora fame o al contrario se non lo sveglierete dopo le canoniche tre ore, ma lo lascerete riposare perché tanto sapete che al massimo dopo mezzora in più di sonno si sveglierà per mangiare a volontà.
Insomma, ogni mamma e ogni bimbo trovano la loro strada, perché non siamo tutti uguali e non esistono regole ferree che valgano per tutti. E' giustissimo seguire le linee guida e soprattutto le direttive del pediatra, ma sempre con un po' di elasticità e buon senso.
Basti pensare al fatto che ogni pediatra ha il suo punto di vista e spesso cozza con il pensiero di altri pediatri, che è ancora diverso rispetto a quello di ostetriche, puericultrici, tate e via dicendo. Non esiste la bacchetta magica, e nessuno ha l'assoluta verità in tasca.
Essere genitori è una fortuna! Forse la più grande che la vita possa regalare, non lasciate che l'ansia da prestazione rovini questa bella avventura. L'importante è che il vostro bimbo cresca bene. Insieme troverete la strada per la vostra felicità.
Insomma neo-mamme e neo-papà non scoraggiatevi, ciò che vi sta capitando è capitato a tutti prima di voi (anche se lo negano) e capiterà a chiunque in futuro diventerà genitore. So che questo non vi consola e che non ve ne frega niente, ma sappiate che tutto questo caos piano piano si dileguerà, almeno in parte.
Giorno dopo giorno i dolori caleranno e voi inizierete a prendere confidenza con i gesti e con il piccolino che stringerete fra le braccia come la cosa più preziosa e più bella che possa esistere nell'intero universo e anche un po' più in là. Ma soprattutto questo lento ma inesorabile miglioramento lo sapete da quando si verificherà? Nel momento stesso in cui inizierete a fare di testa vostra! Quando ascolterete i consigli, sì, ma poi metterete in pratica solo quello che vi dirà il vostro buon senso. Sarà il vostro istinto di mamme a guidarvi e fregatevene se gli altri, amici e parenti, storceranno il naso se deciderete di dormire col vostro figlioletto nel lettone o se ogni mezzora attaccherete il vostro pargoletto al seno perché ha ancora fame o al contrario se non lo sveglierete dopo le canoniche tre ore, ma lo lascerete riposare perché tanto sapete che al massimo dopo mezzora in più di sonno si sveglierà per mangiare a volontà.
Insomma, ogni mamma e ogni bimbo trovano la loro strada, perché non siamo tutti uguali e non esistono regole ferree che valgano per tutti. E' giustissimo seguire le linee guida e soprattutto le direttive del pediatra, ma sempre con un po' di elasticità e buon senso.
Basti pensare al fatto che ogni pediatra ha il suo punto di vista e spesso cozza con il pensiero di altri pediatri, che è ancora diverso rispetto a quello di ostetriche, puericultrici, tate e via dicendo. Non esiste la bacchetta magica, e nessuno ha l'assoluta verità in tasca.
Essere genitori è una fortuna! Forse la più grande che la vita possa regalare, non lasciate che l'ansia da prestazione rovini questa bella avventura. L'importante è che il vostro bimbo cresca bene. Insieme troverete la strada per la vostra felicità.
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